Donne e masche di langa

Chi conosce davvero le Masche? Tutti, ovvero nessuno. Sebbene ogni abitante della Langa del Sole conosca una storia sulle “streghe delle colline”, la loro vera natura resta evanescente. Come la nebbia che sale sui poggi, tutti ne sono immersi ma nessuno può afferrarla.

Chi erano le Masche? Fate o streghe? Guaritrici o professioniste del malocchio? Difficile dirlo con certezza. «Le Masche sono una delle più diffuse e persistenti figure delle credenze popolari della gente di Langa, incarnazione di un potere femminile non controllabile, capace di agire e modificare il tessuto sociale delle comunità».

Da studi sulla religiosità pre-cristiana, emerge che la figura della Masca potrebbe derivare da quella della donna custode della comunità, con funzioni sciamaniche o guaritrici. Da questa concezione positiva e misterica, in larga parte della Langa se ne è diffusa una più irrazionale e nefasta, quella della «strega» o «fattucchiera», portatrice di sventure.

Chi volesse fare esperienza delle Masche può chiedere agli anziani, depositari della tradizione della Langa del Sole: nessuno lesinerà un racconto sui loro prodigi e sulle loro metamorfosi: esiste un enorme libro orale sulle vicende delle Masche e sui luoghi inaccessibili dove ancora oggi - in molti lo giurano - è ancora possibile percepirne la presenza

Se invece volete un approccio più filologico, non perdete l’occasione di fare un salto a Paroldo, porta meridionale della Langa del Sole e «Paese delle Masche». Qui l’Associazione Culturale «Masche di Paroldo» ha recuperato l’identità più profonda della Masca, legata agli aspetti antropologici della donna e della sua partecipazione alla comunità. A Paroldo le Masche sono drole, ovvero scherzose, aspetto ludico-scaramantico che veniva esaltato nelle ciabres di origine medievale, riti notturni di derisione, durante i quali venivano presi di mira coloro che turbavano l’ordine sociale del paese.

La Festa patronale di San Martino, che si celebra nel fine settimana dell’11 novembre, è stata recuperata seguendo le antiche tradizioni di Paroldo: il venerdì la Cena delle Masche; il sabato convegni e teatro di piazza con la grande Bagna Cauda serale in borgata Cavallini; la domenica è dedicata alla Fiera dell'«Estate di San Martino» con una festa locale, autenticamente di territorio. Negli ultimi anni è andata consolidandosi la pratica delle camminate, specie notturne, lungo i sentieri che ricordano i racconti di Masche, occasione unica per recuperare e studiare antiche storie di battaglie, frammenti di riti occulti e racconti orali degli anziani. Un modo unico per vivere e difendere questa marginale parte di Langa dall'abbandono e dall'oblio.


Le Masche e il Tartufo

Nella Langa del Sole, suonata la mezzanotte, cominciava il tempo delle Masche. Nessuno osava avventurarsi fuori casa, pena la sventura, la morte o, peggio ancora, il malocchio sulla propria famiglia. Un solo «eroe» dava l’assalto al domino notturno delle streghe: il cercatore di tartufi. In compagnia del fidato cane, armato del solo coraggio e di una lunga teoria di benedizioni, il trifolao conosceva i luoghi delle Masche e li evitava con cura maniacale. Erano comunque possibili incontri surreali e poco raccomandabili, che ciascun trifolao trasformava in epici racconti d’avventura e spavento. Con loro e con il loro «pericolosissimo» lavoro, la raccolta del tartufo si è inestricabilmente ammantata di un’aura magica e misterica, sotterranea appunto, frutto delle capacità divinatorie dell’uomo e della vita nascosta – e superstiziosa – del mondo.

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